1 aprile 2010

Morgoth "Il Signore delle Tenebre"

Hesom era una nano come tanti altri, nato e cresciuto nelle montagne della contea di Skelusia, famosa per la discendenza nanica. E' rimasto orfano all'età di 13 anni, i suoi genitori furono uccisi da un incursione elfica durante la Grande Guerra Elfica, 650 anni fa, lui era nascosto in un scompartimento segreto nella grotta del suo clan, ma dalla sua posizione vide prima morire i suoi genitori, uccisi senza pietà, poi lo sterminio del suo clan, Le 7 piccozze.

Quando le truppe elfiche se ne andarono lui visse per oltre 10 anni nella grotta del clan, assieme a pochi altri sopravvissuti che vivevano in segreto per paura di essere internati in uno dei centri di raccoglimento che gli elfi riservavano ai nani prigionieri di guerra. Alla fine della guerra gli elfi ebbero la meglio, siglando la Pace di Skelusia. Questa siglava la fine della guerra fra le due razze, riservando il territorio a sud di Capital City al controllo elfico e quello a nord dei nani. Capital City rimase sempre un centro importante per tutte le razze. Oggi più che mai.

A Hesom però non bastava, il suo odio per gli elfi rimase sempre ardente nel suo cuore. Intanto comincio il suo apprendistato come Chierico di Pelor. Al tempio di Rodesia, seguito dal sommo sacerdote Nihil, prese i voti nella metà del tempo solitamente necessario, segno della sua grande devozione e dell'intelligenza superiore alla media. Il suo mentore gli consiglio di staccarsi per sempre dal suo passato, così da poter servire Pelor e i suoi allevati senza rancore e odio verso alcuno, perciò Hesom, una volta presi i voti si battezzò come Morgoth. Un nome che incuterà timore per secoli avvenire.

Per oltre 20 anni visse in una presunta tranquillità, e al suo mentore Nihil, sembrava che il suo odio verso gli elfi fosse scomparso, e forse era davvero così. Purtroppo in quel periodo i 5 Nani del Consiglio nanico siglarono con il Re degli elfi un accordo di cooperazione governativa sul continente di Iona. Morgoth prese la notizia molto male, e le cose peggiorarono quando i primi elfi cominciarono a entrare nel regno del nord. Molti furono i mercanti e i viaggiatori, ma tanti anche i soldati che li accompagnavano. Alla vista delle milizie Morgoth cadde in preda a una crisi isterica, e i suoi sogni erano tormentati dalle immagini della morte dei suoi genitori e del suo clan.

Un giorno, mentre lavorava al tempio, un mercante d'armi elfo gli si avvicinò, e alla vista delle spade e delle lance elfiche così vicine a lui Morgoth non resistette e le spezzò, si accese una discussione tra lui e il mercante, fino alla sua morte per mano del chierico. Quello fu il momento di cui tradì i poteri di Pelor, uccidendo senza pietà un innocente. Morgoth scappò, ma il male si stava impossessando di lui minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno. E in 20 anni di latitanza tramò il piano che lo rese semiinvincibile.

Torosia e Alosia, sono le due Lune del mondo Ronad, che comprende i due continenti, Iona e Sern. Una volta ogni 71 anni esse si trovano in una posizione tale da oscurare il sole per esattamente 1 ora e 47 minuti. E' in questo intervallo che Hesom, da allora conosciuto come Morgoth Il Signore delle Tenebre ha realizzato il suo rito, sulla catena montuosa a nord di Capital City, inglobando in lui tutte le forze dell'universo per poche ore, ma sufficienti per prendere il controllo di tutto il mondo grazie al potere delle due lune, e dei dodici draghi che sottomise in pochi minuti sotto il suo controllo.

E' difficile credere che nel tempo di circa un ora un uomo solo riesca a uccidere il re, i generali più importanti dell'esercito e sottomettere i 12 draghi, per questo la leggenda narra che per fare ciò egli usufrui di un manipolo di non morti, conosciuti come Volti, evocati durante la cerimonia della duplice eclissi. Purtroppo nessuno può confermare questa diceria in quanto evidentemente chi incontrava uno di questi non morti moriva prima di poterlo raccontare. La leggenda narra anche che questi viaggiavano su velieri e si dice che questi potessero anche volare.

Il Signore delle Tenebre Morgoth, regnò in un epoca di terrore e paura, dove chi non accettava il dominio di Morgoth veniva ucciso senza mezzi termini. Due furono i tentativi che i ribelli riuscirono, invano, a compiere per spodestare la tirannia. Il primo, nei primi anni dopo l'eclissi, con un assalto diretto al castello di Capital City, guidati dai migliori maghi e combattenti sopravvissuti, Nevel l'incantatore e Grest Longsword per nominarne alcuni, ma fallirono una volta entrati. Nel secondo tentativo i ribelli volevano usare l'energia delle due lune durante la duplice eclissi contro Morgoth, purtroppo nessuno degli incantatori seppe come canalizzare quella mostruosa energia. Perciò la infusero in un macigno di pietra blu furono costretti a creare un involucro di Mithril in cui richiuderla e affondarla nell'oceano.

Dopo circa 420 anni, colui che viene ricordato come Il cavaliere della Luce, grazie alle sue capacità magiche e le sue doti da combattente riuscì a sconfiggerlo.
Si dice che egli stesso creò un artefatto ad ogni eclissi, e ne creò cinque, con i quali, una volta presentatosi davanti al Signore delle Tenebre riuscì con una battaglia durata 3 giorni a dividere l'anima di Morgoth in cinque entità. Che imprigionò in cinque pietre nere che poi sparse nel mondo in posti sicuri ma tuttora sconosciuti a tutti.

Come tutte le imprese eroiche si sa che gli anziani nel raccontarle ai bambini aggiungono dettagli non veritieri ma che aggiungono un po' di sale. E' per questo che oggi la leggenda dice che alcune delle pietre nere le custodiscano i draghi, o che assieme alle pietre Il Cavaliere di Luce nascose anche i 5 artefatti. O che per sconfiggere definitivamente Morgoth egli abbia dovuto imprigionare dentro se stesso un' altro pezzo di anima.

Ma come ogni eroe che si rispetti, il Cavaliere è venuto dal nulla ed è scomparso subito dopo, lasciando come unica indicazione quella di non mettersi mai alla ricerca delle 5 pietre, e men che meno dei suoi leggendari artefatti. Perché il loro potere è inimmaginabile per ogni uomo comune.

9 marzo 2010

Abdùl Jahmar

Abdùl Jahmar
Abdùl Jahmar nacque presso una ricca famiglia proveniente dal lontano oriente. Suo padre Jebeddo era un mercante di vesti preziose e sua madre una venditrice di oggetti originali inventati da lei stessa. Già all'età di 6 anni Abdùl dimostrava un particolare talento per le magie e le illusioni. Grazie a questo intraprese la scuola di magia più prestigiosa del suo paese, assieme a suo fratello maggiore Amìr.

Dimostrò di essere un abile stregone, portato il più delle volte a compiere azioni buone e civili. Visse di grande gloria e fama nella sua città, ma era arrivato per lui il momento di mettere in pratica i suoi meravigliosi poteri, così decise di partire in cerca di una degna compagnia e di compiere straordinarie avventure che lo porteranno a scoprire nuove amicizie, allettanti innamoramenti, violente battaglie e sensazionali fughe.

Mentre era impegnato in una campagna per il sindaco di Aughonia, ricevette un messaggio, da suo fratello, scritto col sangue; diceva di essere stato catturato e imprigionato da una banda di orchi. Questo evento sconvolse lo stregone, il quale andò su tutte le furie alla notizia del rapimento di suo fratello. Questo in parte cambiò psicologicamente Abdùl, che da quel momento è affetto da inconcepibili azioni, come lanciare incantesimi devastanti per ogni cosa essere a lui solo sospetta, se non addirittura per puro divertimento personale...
Impegnato, però, a fuggire anche lui dalla prigionia degli orchi non ebbe modo di soccorrere suo fratello. Prega ogni giorno il suo Dio perché lo sostenga e gli renda la sua atroce vendetta contro gli orchi invasori.

Il suo talento magico e il suo amore per Amìr lo sosterranno nei viaggi a seguire...

27 gennaio 2010

Guilbert il monaco

Il monaco Guilbert non ha né data né luogo di nascita; di lui si sa solo che è stato abbandonato sulla soglia di un monastero.

Qui gli hanno insegnato tutte le arti, oltre a quelle umanistiche anche quelle della guerra. Glie le ha insegnate un guerriero errante che ritiratosi a una vita monastica si è fatto non facilmente convincere dal priore a insegnare a combattere al bambino divenuto prima ragazzo e poi adulto.

Fin da piccolo si è sempre distinto nei lavori manuali e negli esercizi di combattimento; meno concentrato era quando si trattava di studiare da pergamene o fare esercizi spirituali. Però una cosa che lo distingueva dagli altri ragazzi, che erano al monastero per diventare monaci, la sua umiltà e la sua disponibilità a fare qualsiasi tipo di lavoro.

Un giorno, lesse una pergamena che parlava della storia di una compagnia di guerrieri che andavano in giro per il mondo conosciuto a compiere missioni, una volta per un re, un’altra volta per un imperatore, e un’altra volta ancora per un chierico a capo di qualche tempio; e così si guadagnavano da vivere. E lui sognava di essere come questi eroi. E infatti un giorno partì alla ricerca di una compagnia di avventurieri come lui, in cerca di sfide e missioni da compiere per il bene!

20 gennaio 2010

Jessy

Jessy Freid
Jessy Freid, è una ladra..."fuori dal comune"...

Sulla carta è una ladra halfling che però ha scelto una strada diversa, al servizio della legge e del bene e ovviamente del gruppo in cui si trova adesso. Ma non è stato sempre così, perchè pochi conoscono la vera storia di Jessy.

Guardando Jessy potete pensare che sia una semplice halfling non si direbbe che è una discendente di una nobile famiglia., i Freid Anche se la storia di questa famiglia non è esattamente una storia del tutto felice, Jessy e' nata come una semplice ragazzina figlia del padre Tysef e della madre Nive entrambi nobili mercanti.
Sventura vuole che la famiglia Freid si è ritrovata contro una delle più pericolose gilde criminali "Le Lame Nere".

Non si sa ancora oggi il perché del triste destino assegnato alla famiglia Freid e forse non lo sapremo mai, si sa solo che una fredda notte un uomo o forse più di uno è riuscito a intrufolarsi all'interno della casa Freid e che quest'uomo era al servizio delle Lame Nere. La fortuna vuole che quella notte una persona sia sopravvissuta, una ragazza di appena 16 anni... Jessy. La storia narra che l'uomo che aveva l'incarico di uccidere i Freid ha fallito nell'uccidere la ragazza, ma questo non è vero perché l'assassino non ha ucciso la ragazza di proposito; cosa l'abbia fermato non si sa, però ha voluto salvarla e portarla con se.

Ma la verità non poteva restare nascosta per troppo tempo e pure le Lame Nere lo vennero a sapere e inizio una caccia all'uomo che li aveva traditi, il primo uomo ad aver tradito le Lame Nere, Lyen.
Lyen iniziò a fuggire dalla terribile gilda insieme alla orfana Jessy, la quale non sapeva ancora che fine avessero fatto i suoi genitori, e durante questo periodo di fuga Jessy apprese da Lyen l'arte dell'assassinio del furto e della furtività.
Gli anni passarono e Jessy divenne forte e agile aveva da poco compiuto i 21 anni quando quella immensa fuga ebbe fine. Perché non si poteva fuggire in eterno dalle Lame Nere e questo Leyn lo sapeva bene, e proprio per questo che stava allenando Jessy, la stava allenando a sopravvivere da sola.

Un caldo pomeriggio d'estate Jessy era appena tornata alla stanza della taverna dove alloggiavano, solo che al suo ritorno Lyen era coperto di sangue e con una grave ferita al petto.
Jessy era terrorizzata l'unico suo punto di riferimento che aveva era li disteso a terra morente. Ma stava anche sorridendo ed era ancora vivo. Era rimasto vivo con una ferita mortale e la sua ora stava per arrivare...Solo che prima doveva ancora chiarire una faccenda con Jessy. Ed è stato all'ora che Jessy scoprì chi aveva ucciso i suoi genitori, si ricorda ancora la frase di quel giorno:
"Mi avevano ordinato di uccidere i tuoi genitori Jessy, mi dispiace, ora che hanno ucciso me però ti lasceranno in pace...Potrai avere la vita che hai sempre voluto...Mi...Dispiace".

Queste furono le ultime parole che Leyn disse a Jessy e lei le ricorda ancora, perché anche se lui era stato l'assassino dei suoi genitori lei lo considerava e lo considera tutt'ora un maestro, un padre. Da quel giorno Jessy si è ripromessa di scoprire il perché dell'assassinio a casa Freid e di mettere la parola Fine alle Lame Nere. Durante i primi tempi iniziò ad indagare su di essa ma tutti ne avevano terrore e poche informazioni riusci a ricavare. Allora decise di entrare a far parte delle Lame Nere per scoprire come poterle annientare e conoscere il perché dell'omicidio dei suoi genitori.

Da lì non si hanno più molte informazione sul come sia entrate a far parte delle Lame Nere e sul come sia riuscita ad uscirne si sà solo che le informazioni che sperava non le ha trovate e che l'entrata a far parte delle Lame Nere è stato un grosso errore perché ha dovuto fare cose impensabili per riuscire a ricavare un bel niente. Le uniche informazioni che abbiamo sono che sia riuscita a salvare una bambina di nome Faryn che come lei era destinata a morire, e ora dopo alcuni anni lei è ancora viva e riconoscente a Jessy.
Strano come il caso ha voluto portare Jessy sulla stessa strada del maestro ma che a differenza di lui è riuscita a sopravvivere e ora viaggia insieme a un gruppo di amici con un peso sul cuore e un tatuaggio sulla spalla che non può essere cancellato e che sta ad identificarla come ex-membro delle Lame Nere con quel numero... XXI.

19 gennaio 2010

Clive

Clive Indil
Clive Indil è l'arciere elfo della compagnia, abile nel tiro con l'arco anche da grande distanza.

Cresciuto in una famiglia di contadini a Grevil, a sud delle montagne di Aughonia, Clive si esercitò nell'arte del cecchino fin da piccolo, colpendo come primi bersagli cervi, lepri e se capitava cinghiali. Si è abituato a centrare le parti del corpo più vulnerabili con scoccate sempre più letali.

Diventato adulto, e risparmiati abbastanza soldi, partì in un viaggio verso Targos di due settimane, per comprare il suo nuovo arco Sniper, di manifattura elfica, che emana una luce intensa dalle incisioni su tutto il legno ad ogni freccia scoccata. Ma al ritorno scopre che tutta la sua famiglia, tranne la piccola sorella, è stata uccisa dall'enorme bestia avvistata presso la foresta di Grevil che nelle settimane precedenti aveva già ucciso decine di uomini. Deciso a vendicarsi, chiede l'aiuto di un gruppo di avventurieri offrendo in futuro la sua speciale abilità a servizio del gruppo.

Così dopo esser entrati nella foresta durante la notte, Clive insieme a una mezzorca barbara di nome Olga, la ladra Jessy Freid e lo stregone Abdùl Jahamar trovano una caverna. All'interno la bestia stava riposando. Grazie all'aiuto di tutti e a una freccia mortale tirata a segno da Clive la bestia viene uccisa. Una avvicinatosi al corpo Clive scorse uno strano marchio impresso a fuoco sulla bestia, raffigurante due pugnali incrociati.

Ritornati in paese con la pelle del mostro sulle spalle, i nostri eroi vengono festeggiati con grandi onori e Mary, una delle più carine fanciulle di Grevil, resta colpita e affascinata da un Clive ormai cresciuto e maturo. Così per dimostrare la sua amicizia, Mary si offre di badare alla sua sorellina mentre
Clive esplora il mondo per estirpare ogni male da questo.

Ora, assieme agli altri eroi, è impegnato in avventure difficili e ardue da compiere sempre pronto a contribuire con il suo talento per sconfiggere i nemici.

Vin

Vin Gratsword
Vin Greatsword è un ragazzo giovane che ha deciso di intraprendere la sua crociata contro le forze del male dopo aver visto suo padre morire e li suo paese venir distrutta da un violento attacco sferrato dall'avanguardia dell'enorme esercito di orchi, che sta saccheggiando le terre degli uomini, e da un possente drago. Suo padre, prima di immolarsi per salvare la sua famiglia e i cittadini  gli consegnò Dana, l'arma leggendaria che da secoli appartiene alla famiglia.

E' un ragazzo molto valoroso ma, come tutti ha qualche piccolo difettuccio... soffre di vertigini. Che fu un problema nella città di Oldosia quando la sua spada fece crollare il campanile della città.
Vin, come tutta la sua famiglia, è fedele a Kord e in questo momento combatte per liberare il mondo dal male e per ritrovare la sorella (nome...) scomparsa

Dana
Dana è uno spadone di dimensioni smisurate, è il cimelio della famiglia la cui  si chiama per l'appunto Greatsword. Essendo molto preziosa i Greatsword sono molto restii ad usarla e la sfoderano solo nei momenti più critici delle guerre che colpiscono le loro terre. Questo sembra proprio il momento adatto per farle vedere di nuovo la luce del sole, di farle assaporare l'odore delle battaglie e la consistenza della carne dei malvagi.

18 gennaio 2010

Varel

Varel l'elfo
Poco si conosce della misteriosa figura di Varel l'elfo.

E' noto a tutti comunque che la sue età si aggira attorno ai 450-500 anni, abbastanza insomma per avere il ricordo della tirannia di Morgoth "Il Signore delle Tenebre".

Fin da giovane si dimostra incredibilmente appassionato alla natura e a tutto ciò le riguarda, e per questo infatti già da giovane si ritira nel bosco per cominciare il suo cammino druidico.
Si dice che aiutò il Cavaliere di Luce nella creazione dei suoi artefatti per sconfiggere Morgoth, ma si sa, agli anziani piace aggiungere parti non vere nei loro racconti ai bambini.

Famoso è il suo lupo grande il doppio del normale, dal quale si separa raramente. Galanodel. Benché solitamente lo si veda vestito di pelli e tessuti, tutti hanno visto Varel nelle cerimonie ufficiali vestito di una corazza di scaglie di Drago.

Gli abitanti di Targos sostengono di vederlo spesso nei loro boschi, si è per questo ipotizzato che egli abbia una tana o una casa in quei boschi.

Dal punto di vista politico e militare Varel è famoso per essere stato all'interno del primo Consiglio delle sei razze convocato dal Re Emelmer, con il quale sembra avere un rapporto di profonda amicizia. Ma lo stesso Re ha ammesso "pur conoscendolo da molti anni, Varel ha sempre un alone di mistero attorno se" e tutti i generali dell'esercito dopo averlo visto in azione un paio di volte, si dicono sollevati da sapere che Varel combatte nelle loro fila.