
Quando le truppe elfiche se ne andarono lui visse per oltre 10 anni nella grotta del clan, assieme a pochi altri sopravvissuti che vivevano in segreto per paura di essere internati in uno dei centri di raccoglimento che gli elfi riservavano ai nani prigionieri di guerra. Alla fine della guerra gli elfi ebbero la meglio, siglando la Pace di Skelusia. Questa siglava la fine della guerra fra le due razze, riservando il territorio a sud di Capital City al controllo elfico e quello a nord dei nani. Capital City rimase sempre un centro importante per tutte le razze. Oggi più che mai.
A Hesom però non bastava, il suo odio per gli elfi rimase sempre ardente nel suo cuore. Intanto comincio il suo apprendistato come Chierico di Pelor. Al tempio di Rodesia, seguito dal sommo sacerdote Nihil, prese i voti nella metà del tempo solitamente necessario, segno della sua grande devozione e dell'intelligenza superiore alla media. Il suo mentore gli consiglio di staccarsi per sempre dal suo passato, così da poter servire Pelor e i suoi allevati senza rancore e odio verso alcuno, perciò Hesom, una volta presi i voti si battezzò come Morgoth. Un nome che incuterà timore per secoli avvenire.
Per oltre 20 anni visse in una presunta tranquillità, e al suo mentore Nihil, sembrava che il suo odio verso gli elfi fosse scomparso, e forse era davvero così. Purtroppo in quel periodo i 5 Nani del Consiglio nanico siglarono con il Re degli elfi un accordo di cooperazione governativa sul continente di Iona. Morgoth prese la notizia molto male, e le cose peggiorarono quando i primi elfi cominciarono a entrare nel regno del nord. Molti furono i mercanti e i viaggiatori, ma tanti anche i soldati che li accompagnavano. Alla vista delle milizie Morgoth cadde in preda a una crisi isterica, e i suoi sogni erano tormentati dalle immagini della morte dei suoi genitori e del suo clan.
Un giorno, mentre lavorava al tempio, un mercante d'armi elfo gli si avvicinò, e alla vista delle spade e delle lance elfiche così vicine a lui Morgoth non resistette e le spezzò, si accese una discussione tra lui e il mercante, fino alla sua morte per mano del chierico. Quello fu il momento di cui tradì i poteri di Pelor, uccidendo senza pietà un innocente. Morgoth scappò, ma il male si stava impossessando di lui minuto dopo minuto, ora dopo ora, giorno dopo giorno. E in 20 anni di latitanza tramò il piano che lo rese semiinvincibile.
Torosia e Alosia, sono le due Lune del mondo Ronad, che comprende i due continenti, Iona e Sern. Una volta ogni 71 anni esse si trovano in una posizione tale da oscurare il sole per esattamente 1 ora e 47 minuti. E' in questo intervallo che Hesom, da allora conosciuto come Morgoth Il Signore delle Tenebre ha realizzato il suo rito, sulla catena montuosa a nord di Capital City, inglobando in lui tutte le forze dell'universo per poche ore, ma sufficienti per prendere il controllo di tutto il mondo grazie al potere delle due lune, e dei dodici draghi che sottomise in pochi minuti sotto il suo controllo.
E' difficile credere che nel tempo di circa un ora un uomo solo riesca a uccidere il re, i generali più importanti dell'esercito e sottomettere i 12 draghi, per questo la leggenda narra che per fare ciò egli usufrui di un manipolo di non morti, conosciuti come Volti, evocati durante la cerimonia della duplice eclissi. Purtroppo nessuno può confermare questa diceria in quanto evidentemente chi incontrava uno di questi non morti moriva prima di poterlo raccontare. La leggenda narra anche che questi viaggiavano su velieri e si dice che questi potessero anche volare.
Il Signore delle Tenebre Morgoth, regnò in un epoca di terrore e paura, dove chi non accettava il dominio di Morgoth veniva ucciso senza mezzi termini. Due furono i tentativi che i ribelli riuscirono, invano, a compiere per spodestare la tirannia. Il primo, nei primi anni dopo l'eclissi, con un assalto diretto al castello di Capital City, guidati dai migliori maghi e combattenti sopravvissuti, Nevel l'incantatore e Grest Longsword per nominarne alcuni, ma fallirono una volta entrati. Nel secondo tentativo i ribelli volevano usare l'energia delle due lune durante la duplice eclissi contro Morgoth, purtroppo nessuno degli incantatori seppe come canalizzare quella mostruosa energia. Perciò la infusero in un macigno di pietra blu furono costretti a creare un involucro di Mithril in cui richiuderla e affondarla nell'oceano.
Dopo circa 420 anni, colui che viene ricordato come Il cavaliere della Luce, grazie alle sue capacità magiche e le sue doti da combattente riuscì a sconfiggerlo.
Si dice che egli stesso creò un artefatto ad ogni eclissi, e ne creò cinque, con i quali, una volta presentatosi davanti al Signore delle Tenebre riuscì con una battaglia durata 3 giorni a dividere l'anima di Morgoth in cinque entità. Che imprigionò in cinque pietre nere che poi sparse nel mondo in posti sicuri ma tuttora sconosciuti a tutti.
Come tutte le imprese eroiche si sa che gli anziani nel raccontarle ai bambini aggiungono dettagli non veritieri ma che aggiungono un po' di sale. E' per questo che oggi la leggenda dice che alcune delle pietre nere le custodiscano i draghi, o che assieme alle pietre Il Cavaliere di Luce nascose anche i 5 artefatti. O che per sconfiggere definitivamente Morgoth egli abbia dovuto imprigionare dentro se stesso un' altro pezzo di anima.
Ma come ogni eroe che si rispetti, il Cavaliere è venuto dal nulla ed è scomparso subito dopo, lasciando come unica indicazione quella di non mettersi mai alla ricerca delle 5 pietre, e men che meno dei suoi leggendari artefatti. Perché il loro potere è inimmaginabile per ogni uomo comune.